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Prevenzione, protezione, nuovi modelli di business: il futuro delle assicurazioni

I premi assicurativi globali potrebbero raggiungere i 10 mila miliardi di dollari entro il 2030, secondo il nuovo report di Bain & Company “Insurance 2030: As Risks Mount, Insurers Aim to Augment Protection with Prevention”. 

L’analisi fa il punto sui rischi che il mondo si troverà ad affrontare nei prossimi anni e sull’evoluzione del ruolo delle compagnie assicurative. Se alcuni rischi più maturi diventeranno progressivamente meno rilevanti (ad es. quelli legati a viaggi e spostamenti), altri cresceranno per frequenza e impatto (ad es. i rischi informatici) e alcuni rischi già esistenti in passato raggiungeranno proporzioni inattese (ad es. il cambiamento climatico e le pandemie). Questi fenomeni stanno spingendo le assicurazioni ad assumere un nuovo ruolo, passando da “pagatori di sinistri” a organizzazioni che considerano il rischio nel suo complesso e incentivano comportamenti atti a ridurlo e prevenirlo.  

Mentre spostarsi è più sicuro che mai (ad es. negli Stati Uniti negli ultimi 40 anni il tasso di mortalità sulle strade è sceso di circa il 70%, e in Europa si osservano trend analoghi), Bain stima che il cambiamento climatico porterà nei prossimi trent’anni ad un aumento di circa dieci volte delle perdite economiche derivanti. 

Nei prossimi anni si assisterà ad uno spostamento geografico del business assicurativo: nel 2030 la Cina guiderà oltre un quarto della crescita globale dei premi. Tuttavia, poche assicurazioni multinazionali beneficeranno della crescita del mercato cinese, a causa dell’elevato livello di competizione che esiste nel Paese e di norme orientate a salvaguardare le imprese nazionali.

Le nuove tecnologie aiuteranno a mitigare i rischi e ridurre i costi. Già oggi le compagnie assicurative stanno iniziando a sfruttare automazione e IoT per interagire con i clienti. Queste tecnologie possono contribuire a ridurre i costi operativi fino al 50%, grazie alla semplificazione e all’automazione del modello operativo, e a diminuire il costo dei sinistri fino al 20%, mitigando e prevenendo i rischi.

Le dinamiche competitive potranno spingere a una contrazione dei prezzi in alcuni comparti, portando a un aumento della penetrazione assicurativa e a una crescita generale del settore. In parallelo però, poiché tecnologia e dati consentiranno di migliorare in modo strutturale la capacità di comprendere, prevenire e mitigare i rischi, è probabile che aumenti la selettività sui rischi ritenuti peggiori, con conseguente aumento dei prezzi delle polizze, non disponibilità di specifiche coperture e aumento della regolamentazione.

Le nuove dinamiche porteranno a un’evoluzione della tradizionale catena del valore nel settore, mettendo in discussione l’attuale modello degli assicuratori. Incoraggiate dalle opportunità offerte dalle nuove tecnologie, già oggi molte insurtech, grandi piattaforme tecnologiche e/o leader di altri settori, come le case automobilistiche, hanno iniziato a puntare sulle componenti più redditizie della catena del valore con nuovi modelli di business.

Per avere successo in questo nuovo contesto le assicurazioni dovranno rivedere la loro strategia. Occorrerà tenere conto delle specificità dei diversi player e mercati, ma alcuni quesiti strategici saranno rilevanti per tutti: quale modello di interazione con i clienti sarà più efficace per prevenire e mitigare i rischi? Diverse coperture assicurative saranno sempre più strutturalmente integrate con l’oggetto assicurato, come si dovranno posizionare i player tradizionali rispetto a tale fenomeno? Dovranno combatterlo o favorirlo? Come evolveranno le reti distributive e la distribuzione diretta ai clienti? I player multinazionali dovranno aumentare la loro presenza in Cina? Se sì, con quali modelli di business e operativi? Se no, in quali altre aree geografiche si potranno concentrare per aumentare le opportunità di crescita? Quanto proattivamente le assicurazioni dovranno esplorare opzioni di capitale alternative? (ad es. riassicurazione, private equity, ecc.)