I Musei Reali di Torino ospitano fino al 9 gennaio 2022 la mostra “In Between” di Fabio Viale, scultore torinese, uno dei più noti artisti italiani sulla scena internazionale contemporanea. L’esposizione, con la curatela di Filippo Masino e Roberto Mastroianni, è realizzata in collaborazione con la Galleria Poggiali di Firenze e conta sulla partnership tecnica di Strategica Group.
Conosciuto per i virtuosismi tecnici nel modellare il marmo di Carrara, Viale racconta attraverso i dieci capolavori esposti (19 in totale nelle tre fasi della mostra) il suo rapporto con i capolavori dell’arte classica, le cui forme si fondono con la forza impattante e viscerale dei tatuaggi contemporanei a rappresentare tematiche attuali.
Così Amore e Psiche, opera inedita posizionata nel Salone delle Guardie Svizzere che replica il capolavoro neoclassico del Canova, stravolgendone la lettura attraverso la tatuatura del corpo femminile con i motivi nuziali delle spose mediorientali, suggerisce una riflessione sulla condizione della donna nel contesto geopolitico attuale. “Amore e Psiche è una scultura a cui avevo iniziato a lavorare diversi mesi fa, per la quale avevo immaginato dei meravigliosi tatuaggi giapponesi – racconta l’artista Fabio Viale - Ma alla luce dei recenti fatti in Afghanistan, ho sentito che il mio progetto doveva cambiare radicalmente per provare invece a gettare un ponte culturale tra Occidente e Medioriente, dando voce alle donne non solo di quel paese ma di tante parti del mondo. Dal mio punto di vista quest’opera rappresenta una grande novità, perché mi consente attraverso la scultura di aprire una finestra su aspetti della nostra attualità.”
Nella Cappella della Sindone, Souvenir Pietà (Cristo) del 2006 dialoga potentemente con una delle più importanti e misteriose icone del Cristianesimo. Nell’Armeria Reale, invece, l’opera originale Lorica è invece l’invenzione di un’armatura all’antica in marmo rosa, perfettamente indossabile, realizzata sulla base di una scansione tridimensionale ad alta risoluzione del corpo del rapper Fedez, che si è prestato a un gioco sul tema dell’eroizzazione del personaggio pubblico. “Da millenni – spiega il curatore Filippo Masino - il marmo tramuta in sostanza nobile ed eterna ciò che nasce umile e transitorio, sia esso un corpo umano, un drappo di tessuto o un cespo d’acanto. Grazie al gesto di Fabio Viale, la vitalità del reale riemerge dalle superfici lapidee, ma non secondo le usuali metafore: la scomposizione delle statue dei Maestri, la riscrittura dei significati e l’illusione dei falsi materiali stimolano i nostri sensi e la nostra curiosità, e sono al contempo capaci di veicolare messaggi di valore universale.”
Delle dieci opere attualmente esposte, cinque sono situate negli spazi interni e altrettante in Piazzetta Reale, antistante il museo. “Ci sono molti fattori in gioco quando si tratta di assicurare un’opera d’arte – spiega Rosalba Acquaviva, Direttore Divisione Art & Private Insurance di Strategica Group – a cominciare dalle fasi di trasporto e posizionamento, in questo caso particolarmente delicate perché si tratta di opere tanto monumentali quanto fragili. Va poi considerato il luogo di esposizione: la maggior parte delle statue sono all’esterno, in una piazza, il centro di aggregazione e ritrovo all’ingresso del museo, il che le espone a maggiori rischi di possibili sinistri. La caratteristica più importante di una polizza assicurativa per l’arte è senz’altro la flessibilità nell’adattarsi a gestire molteplici condizioni. Fortunatamente in Strategica possiamo contare sulla professionalità di esperti che sanno trovare la soluzione migliore per ogni progetto”.