La sicurezza informatica è legata a molteplici fattori – culturali, ambientali e tecnologici. I comportamenti umani rivestono un ruolo fondamentale: leadership, cultura aziendale e atteggiamento delle risorse hanno un grande impatto sulla resilienza informatica di un’azienda.
Lo studio “Security Outcomes Report, Volume 3: Achieving Security Resilience”, realizzato da Cisco analizzando le risposte di 4700 interviste in 26 paesi, ha portato a identificare sette fattori la cui attuazione favorisce la resilienza nella sicurezza informatica delle imprese.
Secondo lo studio, il 65% delle aziende Italiane ha avuto conseguenze negative sulla propria attività a causa di un attacco informatico, più nel dettaglio il 60% ha dovuto far fronte ad attacchi distributed denial of service (Ddos), il 40,8% ha affermato di aver subìto interruzioni di rete o di sistema, il 37,7% è stato colpito da violazioni di rete o dei dati e il 36,2% da ransomware. Simili eventi hanno avuto contraccolpi sensibili: a livello europeo, il 62,2% delle imprese ha registrato un’interruzione dell’operatività e delle comunicazioni, il 43% disservizi nella supply chain, il 41,4% una compromissione delle attività interne e il 39,7% un impatto negativo sulla reputazione del brand.
La metodologia adottata da Cisco prevede la definizione di un punteggio di resilienza della sicurezza basato sulla valutazione di sette fattori di successo supportati da dati; la mancanza di punteggio relativo a tali fattori posiziona le aziende nell'ultimo decimo percentile dei performer, premiando al contrario in termini di percentile le imprese che più li rispecchiano.
Questi i 7 fattori emersi: