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In aumento i rischi SRCC (Strikes, Riots and Civil Commotion)

Rabbia per la crescente ingiustizia sociale e per l’aumento del costo della vita, sfiducia nei governi e nelle istituzioni, politica sempre più polarizzata, aumento dell’attivismo e delle preoccupazioni ambientali: sono i principali fattori che, secondo AGCS (Allianz Global Corporate & Specialty), alimenteranno scioperi, sommosse e tumulti popolari in tutto il mondo. L’aumento del rischio di SRCC (Strikes, Riots and Civil Commotion) implica che le aziende debbano rimanere vigili sulle diverse minacce che tali attività possono rappresentare. Oltre a subire costosi danni materiali agli edifici o ai beni, le imprese possono subire gravi interruzioni, con conseguenti perdite di reddito. 

Negli ultimi anni – si legge nel Report – gli scioperi, le sommosse e i tumulti popolari non solo sono aumentati numericamente, ma sono anche diventati più intensi e drammatici. Ci sono state perdite multimilionarie in conseguenza a episodi negli USA, in Cile e in Colombia. I rischi di sommosse popolari sono aumentati in oltre il 50% dei Paesi solo tra il 2° e il 3° trimestre del 2022 (fonte: Verisk Maplecroft Civil Unrest Index) e su 198 Paesi 101 hanno registrato un aumento del rischio. Dal 2017 in tutto il mondo sono scoppiate più di 400 importanti proteste antigovernative. I disordini si stanno diffondendo in modo più rapido e capillare anche grazie all’effetto catalizzatore dei social media. Ciò significa che possono essere colpiti più luoghi, con potenziali perdite multiple per le aziende. Inoltre, questi eventi durano più a lungo – quasi un quarto delle 400 proteste sopra citate ha superato i tre mesi – contribuendo a far lievitare i costi della gestione delle conseguenze. I danni registrati da soli sei eventi di disordini civili in tutto il mondo tra il 2018 e il 2023 hanno provocato perdite economiche – assicurative per almeno 12 miliardi di dollari. 

Sebbene sia difficile prevedere i casi specifici di tumulti popolari, ci sono diverse attività che le aziende possono fare per ridurre al minimo le conseguenze. AGCS ha elaborato un elenco di raccomandazioni tecniche, come ad esempio l’implementazione di un piano di continuità aziendale, da testare e aggiornare regolarmente, o la strutturazione di coperture assicurative specifiche.