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Gli italiani chiedono a banche e assicurazioni scelte più etiche e responsabili

La responsabilità sociale è diventata negli anni un fattore sempre più rilevante per le imprese, sulla spinta delle normative e anche perché la consapevolezza e l’attenzione dei consumatori su questo tema si sono ampliate in misura significativa. L’eticità e l’impegno sociale delle organizzazioni è dunque sempre più sotto la lente di ingrandimento dei cittadini italiani, le cui aspettative sembrano essere particolarmente elevate nei confronti del settore bancario e assicurativo. 

E’ quanto emerge da un recente osservatorio condotto da SWG, società che progetta e realizza ricerche di mercato, su un campione rappresentativo di oltre 1200 consumatori italiani. 

Banche e assicurazioni hanno storicamente un ruolo sociale, che a lungo è stato poco percepito nel nostro Paese, che sconta una tradizione di poca sensibilità assicurativa aggravata dalla cultura assistenzialista dello Stato. La pandemia però, con le sue conseguenze su salute, economia e società, ha messo in luce la fragilità di questa situazione. Se i cittadini si sono resi conto della propria vulnerabilità e della necessità di attuare comportamenti mirati a prevenire il rischio per sé e per gli altri, anche adottando forme di tutela assicurativa, le aziende hanno riscoperto il proprio ruolo sociale, impegnandosi per il bene della comunità. Le assicurazioni hanno sentito più che mai la responsabilità di proteggere le persone e le imprese, proponendo coperture ad hoc, affiancando servizi aggiuntivi, prevedendo in alcuni casi la sospensione, proroga e dilazione dei premi. 

L’eticità e l’impegno sociale delle organizzazioni è dunque sempre più sotto la lente di ingrandimento degli italiani, i quali inoltre tendono a dubitare in maniera via via più marcata del carattere disinteressato dei comportamenti socialmente responsabili delle aziende: il 50% ritiene che la responsabilità sociale d’impresa sia principalmente una scelta di marketing (+26% rispetto al 2019).

I consumatori esigono soprattutto che l’attività delle imprese sia sostenibile dal punto di vista ambientale e rispettosa nei confronti delle persone. La percentuale di italiani che tende ad acquistare più volentieri prodotti e servizi di aziende note per il loro impegno sociale è del 74% (+7% rispetto al 2019). 

Per quanto riguarda nello specifico il settore bancario e assicurativo, sono elevate anche le aspettative in termini di investimenti sul territorio. Secondo gli italiani, per definirsi socialmente responsabile una banca/assicurazione dovrebbe in primis (47%) sostenere e valorizzare la comunità e il territorio in cui opera, secondariamente (45%) impegnarsi per ridurre l’impatto ambientale della propria attività e in terzo luogo (33%) rispettare le persone con le quali entra in relazione. Diverse le percentuali se invece ci si riferisce alle aziende in generale, da cui i consumatori si aspettano soprattutto attenzione all’impatto ambientale (43%) e rispetto per le persone (41%), e in misura molto minore un sostegno alla comunità (33%). 

Emerge tuttavia purtroppo un diffuso scetticismo verso la dimensione etica del comparto bancario/assicurativo. Le perplessità riguardano soprattutto l’inclinazione alla solidarietà di banche e assicurazioni, ma anche proprio i due ambiti ritenuti più importanti per la CSR, ovvero la salvaguardia dell’ambiente e l’attenzione alle persone. Gli italiani ritengono che le imprese del settore siano poco o per niente solidali (86% del campione), attente alle persone o all’ambiente (entrambi 81%), alla salvaguardia delle risorse naturali (80%), alla comunità e ai territori (77%). 

Come detto, la pandemia ha sensibilizzato le aziende di tutti i settori, evidenziandone l’importanza per la società nel suo complesso. In futuro, banche e assicurazioni potranno guadagnare un ruolo centrale, se sapranno assumersene la responsabilità e comunicarla alla comunità.