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FERMA Talks: il ruolo delle autorità di controllo nella costruzione della resilienza

Continuano le discussioni della comunità dei Risk Manager europei intorno al tema della resilienza. Gli stakeholder vi pongono sempre maggiore attenzione, mentre le agenzie di rating la stanno incorporando nei parametri di valutazione. 

Tuttavia, i partecipanti agli ultimi FERMA Talk hanno sottolineato la mancanza di sostegno da parte dell’Unione Europea nell’anticipare e nel prepararsi ai rischi imminenti. Chiedono che venga posto maggiormente l’accento sulla prevenzione e sulla creazione di una legislazione più adeguata in merito alla gestione dei rischi. Inoltre, al fine di supportare la resilienza delle aziende, l’UE dovrebbe finanziare nuovi progetti di ricerca, promuovere le azioni suggerite dai Risk Manager e aggiornare le normative che regolano le supply chain.  

I FERMA Talk, tenutisi in modalità ibrida l’11 e il 12 ottobre e incentrati sul tema “Dal rischio alla resilienza. Imparare ad affrontare le interruzioni” hanno messo a confronto i Risk e Insurance Manager europei con i regolatori. 

Marosh Shefchovich, vicepresidente della Commissione europea, ha presentato i piani della Comunità Europea in risposta alle richieste dei Risk Manager. La CE ha creato la rete "Ministri per il futuro" il cui obiettivo è identificare i rischi emergenti, prepararsi ai prossimi shock, sfruttare le migliori opportunità e progettare politiche pubbliche migliori. Sono state definite 10 aree di azione che consentirebbero di rafforzare la resilienza strategica dell'economia in diverse aree, dal settore alimentare alla difesa e alla sicurezza. L'azione n° 6 nello specifico riguarda la resilienza nella costruzione di sistemi finanziari migliori, considerando l’impatto che hanno su di essi gli investimenti sostenibili, il degrado ambientale e il cambiamento climatico. Ad esempio, l'attuale impennata del prezzo dell'elettricità è anche causata dal cambiamento climatico, poiché in estate è necessaria più energia per raffreddare e in inverno è necessaria più energia per riscaldare gli ambienti.

Il pacchetto ”Climate Fit to 55” destina 723 miliardi di euro del budget europeo a fronteggiare i maggiori rischi di oggi, puntando su digitale e green. La nuova strategia integrerà ulteriormente le politiche commerciali dell'UE con le priorità del Green Deal e della strategia digitale europea, specificherà il ruolo delle politiche commerciali nella ripresa economica post-Covid e sosterrà le ambizioni geopolitiche dell'UE. La nuova strategia mira a stabilire un nuovo consenso verso politiche commerciali basate su apertura, sostenibilità e assertività.

Per quanto riguarda le supply chain, la pandemia ha messo in evidenza la necessità di ripensare la gestione di alcuni prodotti. Sono 5.600 i prodotti che l’UE sta importando, di cui tutte le materie prime necessarie per la produzione di tecnologie future arrivano dalla Cina. Nel proprio piano d’azione, la Comunità Europea ha stilato un elenco delle 30 materie prime maggiormente indispensabili e attualmente non disponibili in Europa con l’obiettivo di trasferirne nel continente la produzione. 

L'EIOPA (European Insurance and Occupational Pensions Authority) prevede di includere i fondi pensione e le assicurazioni come investitori a lungo termine, e ha stabilito un piano per inserire nelle metodologie di stress test componenti digitali. L’obiettivo è sfruttare i dati per innovare l’offerta e capire come incontrare le necessità degli assicurati. Infine, per garantire continuità, l’EIOPA chiede ai regolatori dei singoli paesi politiche più a lungo termine in tema di pensioni e assicurazioni.   

Un’altra strategia per migliorare la resilienza del sistema potrebbe essere quella di creare pool di compagnie di assicurazione/riassicurazione. Un piano attualmente poco concretizzabile dal momento che alcuni paesi hanno tassi di penetrazione assicurativa troppo bassi (ad esempio, solo il 2% della popolazione italiana ha un'assicurazione terremoto sulla casa). 

Essendo uno dei paesi che si ritiene abbia gestito meglio questo periodo, la Slovenia ha avuto l'opportunità di presentare le misure attuate. Il ministro della Pubblica amministrazione Kortnik ha affermato di aver completamente riformato la propria amministrazione pubblica e di continuare ad investire nelle risorse umane. Il ministero ha istituito un sistema di gestione della sicurezza che li ha aiutati a identificare e mitigare i rischi, ed è stata creata una rete che utilizza strumenti di apprendimento automatico. 

L’obiettivo finale è quello di creare un’economia meno a rischio sofferenza. L’Unione Europea può essere leader nella creazione di resilienza grazie all’attrattività del proprio mercato interno. Tuttavia, raggiungere una resilienza europea sarà possibile solo se politici e regolatori si impegneranno in misure a lungo termine, guardando meno ad orizzonti brevi e obiettivi personali.