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D&O Management Liability: come cambia il profilo di rischio

Tra i molti effetti che la pandemia ha avuto sul mondo economico e produttivo, va aggiunto anche il cambiamento nel profilo di rischio degli amministratori e dirigenti aziendali. E’ quanto emerge da una recente indagine commissionata da QBE Europe alla società di ricerche Opinium, che ha coinvolto circa 3000 senior decision manager di Regno Unito, Francia, Germania, Spagna, Svezia e Italia (500), e ha raccolto i risultati nel report D&O Management Liability. 

L’indagine ha riguardato cinque aree tematiche: i cambiamenti dei ruoli e delle responsabilità, l’impatto del Covid-19, le iniziative ambientali, i rischi informatici e i reclami. 

Più responsabilità, più preoccupazioni 

Analizzando i risultati relativi al nostro Paese, sette manager su dieci hanno dichiarato che negli ultimi cinque anni - o da quando hanno iniziato a lavorare per l’attuale azienda - il proprio ruolo è cambiato e questo ha comportato un aumento delle responsabilità. Solo il 2% ha affermato il contrario, mentre un 27% ha mantenuto una posizione stabile. Emerge che più di tre quarti (76%) dei manager che hanno avuto un aumento di compiti e responsabilità hanno anche riscontrato una crescita dei livelli di stress. Questo, in forma diversa, ha avuto ricadute soprattutto sulla loro salute generale (12%), ha portato ad un acuirsi dell’insonnia (20%) e della preoccupazione di commettere degli errori dovuti allo stress (24%).

“Questi risultati dovrebbero essere il punto di partenza di una discussione tra i player del mercato assicurativo al fine di intervenire con garanzie di prodotto a supporto di alcuni degli aspetti che rientrano nella polizza D&O, come ad esempio la parte salute” ha commentato Angela Rebecchi, general manager di QBE Italia.

Il Covid-19 rende le imprese più attente 

La pandemia, oltre ad aver generato un’emergenza sanitaria, ha comportato una serie di problemi collaterali che hanno impattato diverse aree. Sotto un profilo lavorativo, i temi aziendali che più hanno preoccupato i decision manager italiani sono la crisi finanziaria, la salute e la sicurezza dei dipendenti e le misure da adottare per contrastare la pandemia. Oggi 3 manager su 5 si sentono più responsabili, e per il 70% il profilo di rischio complessivo del proprio ruolo nell’ultimo anno è peggiorato (è migliorato solo per un 5%).

L’aumento dell’attenzione e del senso di responsabilità sembra condiviso dalle aziende: il 53% ha aumentato il livello di attenzione per la sicurezza e il benessere dei dipendenti. 

Gli ESG crescono, ma non abbastanza in fretta  

Quasi la metà degli intervistati è preoccupata per la potenziale responsabilità derivante dalla mancata realizzazione di iniziative ambientali o dalla mancata segnalazione dei rischi legati al clima. Per il 39% dei manager le iniziative ESG sono una priorità, assoluta per un ulteriore 11%. 
Uno su quattro afferma che la propria azienda ha aumentato l'attenzione verso queste tematiche nell'ultimo anno e una percentuale similare (26%) è convinta che avere una solida struttura ESG è importante per gli investitori e i clienti dell’azienda. 

Poca consapevolezza sui rischi informatici 

Tre quarti (75%) degli intervistati ha dichiarato che la propria azienda si affida in una certa misura a fornitori terzi per la gestione della sicurezza informatica e/o la gestione dei dati. Quasi la metà esternalizza solo una parte della gestione dei rischi, un quinto ne affida a gestione esterna la maggior parte, e il 10% commissiona interamente a un fornitore di terze parti. Di questi ultimi, il dato che risulta allarmante, vista l’importanza della sicurezza informatica per le aziende, è che solamente l’8% dichiari di aver capito chi è responsabile in caso di un incidente informatico che coinvolga un fornitore.

Reclami: i manager chiedono più protezione 

Un intervistato su cinque ha dichiarato di aver ricevuto un reclamo contro di sé e il 19% ha subito una richiesta di risarcimento, in qualità di proprietario di un'azienda o di membro dell'alta dirigenza. Di questi, 7 su 10 (72%) hanno detto che il reclamo è stato fatto negli ultimi 18 mesi, e la motivazione più comune riguarda l’area della salute e della sicurezza. Conseguentemente, il 25% dei manager oggi vorrebbe che ci fossero più strutture/processi in atto per proteggerli dall’eventualità di un reclamo. Tre su dieci credono di essere adeguatamente coperti dall'assicurazione in caso di sinistro, mentre il 23% vorrebbe che ci fossero più strumenti per proteggere il senior management. In linea con questo, il 12% si detto è preoccupato di una richiesta di risarcimento nei propri confronti.